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L’importanza di saper ascoltare

Quanto è importante l’ascolto?

E’ una cosa che tutti noi facciamo tutti i giorni: ascoltare! Sentiamo suoni, rumori, voci, parole…ma quanto ascoltiamo realmente gli altri?
Basti pensare che c’è un’enorme differenza tra sentire ed ascoltare; sentire è qualcosa che facciamo anche distrattamente, a cui non prestiamo attenzione, per esempio sentiamo i rumori che vengono dalla strada anche mentre stiamo lavorando o facendo altro, ascoltare coinvolge la nostra attenzione, vuole dire che siamo interessati ad ascoltare un qualcosa o qualcuno.

L’ascolto è fondamentale

Uno dei bisogni primari dell’uomo è quello di sentirsi compreso e amato per quello che è. Proprio per questo tutti abbiamo bisogno di sentirci compresi e diventa estremamente prezioso quando sentiamo che un’altra persona ci comprende nel nostro profondo.
Vi basti pensare a quando siete giù, avete bisogno di sfogarvi e vi fate una chiacchierata con un amico. Subito dopo, anche se non avete ancora risolto il vostro problema, non vi sentite un po’ meglio? Questo accade perché il vostro amico vi ha prestato ascolto e voi vi siete sentiti compresi.

Non è così scontato saper ascoltare

Però non è sempre così perché non tutti sanno realmente attuare un ascolto attivo. A chi non è mai capitato di parlare con qualcuno e proprio mentre stava parlando essere interrotto per sentirsi dire:
“Ah come ti capisco, ma sapessi a me cosa è successo”, oppure “Certo è brutto, ma mai quanto quello che è successo a me”, o ancora “Immagino che ci stai male, però ora non ci pensare più e vai avanti”, oppure c’è chi è pronto ad elencarvi tutta una serie di soluzioni tipo “Potresti fare così o potresti fare colà”…peccato solo che voi non le avete chieste, voi volevate solo essere ascoltati.
Non pensate però che vi basti evitare di dire queste frasi, stare in silenzio ad ascoltare l’altro per farlo sentire compreso, diventerebbe solo un ascolto passivo.
Siete tra quelli che tendono a dire frasi come quelle sopraesposte o che interrompono l’altro mentre parla per dire cosa avete in mente? Sappiate che questo non è di aiuto a chi ha bisogno di sentirsi compreso. Capisco il vostro intento spesso e volentieri è proprio quello di mostrare all’altro quanto siete coinvolti, ma lo state facendo in un modo poco funzionale all’obiettivo. Non sapete come altro fare? Tranquilli, si può sempre imparare.

Consigli per un ascolto attivo

  • Anzitutto bisogna mettere in atto la propria capacità empatica. Per chi non lo sapesse l’empatia è la capacità di comprendere pienamente lo stato d’animo di un’altra persona, mettersi nei panni dell’altro. Nel mio lavoro di psicologa l’empatia è un elemento imprescindibile nella relazione con i miei clienti perché per loro è estremamente arricchente sentire che li comprendo appieno e per me…beh che dire, riuscire a sentirmi così vicina emotivamente ad un’altra persona è uno degli aspetti che mi fa amare profondamente questo lavoro; ma questa è tutt’altra cosa, non mi voglio dilungare su un aspetto che ora non c’entra molto.
    La capacità di essere empatici è insita nel genere umano, ci sono infatti degli studi che dimostrano come faccia parte del nostro corredo genetico, per cui tutti noi ne siamo capaci.
  • Anzitutto prestate attenzione. A partire dal linguaggio non verbale, date i segnali all’altro che lo state ascoltando. Assumete una postura che protende verso di lui e non vi mettete in un modo che sembriate pronti ad andare via da un momento all’altro; guardatelo e magari, per un po’, non prendete il cellulare.
  • Sempre tramite il linguaggio non verbale potete incoraggiare l’altro ad aprirsi annuendo e assumendo espressioni facciali che stimolano l’altro a parlare.
  • Rispettate i tempi di comunicazione. Non abbiate fretta ad intervenire, lasciate all’altro la possibilità di dirvi tutto quello che vuole, è probabile che all’inizio della conversazione sia un “fiume in piena” proprio perché ha bisogno di sfogarsi! Avrete tempo per intervenire.
  • In base a quanto appena detto, non vuol dire che dovete rimanere zitti e muti, anzi è importante fare delle domande, se ci sono degli aspetti poco chiari per voi; potete fare domande aperte (stimolando l’altro ad aprirsi e dandovi maggiori informazioni) o domande chiuse (se vi occorre un’informazione specifica). Intervenire facendo delle domande quindi è importante anche per far capire all’altro che siete partecipi ed interessati a quello che sta dicendo.
  • Di tanto in tanto parafrasate, cioè ripetete, riassumendolo, quello che avete capito verificando così se state capendo bene quello che l’altro sta dicendo, ma soprattutto il modo in cui lo sta vivendo lui.
  • Prestate attenzione al vissuto emotivo dell’altra persona e alle emozioni che sta provando e dite quello che state percependo.

Questi aspetti sono piccole cose che però fanno la differenza.
Provate a metterli in pratica e vedrete che differenza, non solo per la persona che state ascoltando (potete davvero fare la differenza per lui), ma anche per voi; cambierà il vostro modo di stare in relazione con l’altro, vi assicuro che arricchirà anche voi!