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Le cause della depressione

Quali sono le cause della depressione?

La depressione rientra nei disturbi dell’umore e la prevalenza con cui si presenta varia dal 9% al 25%, questo dato ci indica che è la patologia psichiatrica più frequente.
Molto spesso quando siamo giù di morale, particolarmente tristi, pensiamo di essere caduti in depressione! Probabilmente è un’esagerazione perché la depressione è una malattia, per cui invece di arrivare a conclusioni quantomeno dovremmo domandarci: quando non è solo tristezza?
La depressione è una malattia e come tale la dobbiamo trattare. È vero che uno dei principali sintomi è la tristezza persistente, ma non vuol dire che tutte le volte in cui siamo molto tristi allora ci stiamo ammalando di depressione.

Ma andiamo a vedere nello specifico quali sono le cause della depressione

Anzitutto facciamo un po’ di ordine perché la prima grossa distinzione da fare è tra depressione endogena e quella reattiva. La prima è causata da fattori interni psico-biologici, mentre la seconda si presenta a seguito di una situazione esterna scatenante (per esempio un lutto, una perdita, il lavoro, post-partum, per amore, quando i figli vanno via di casa, post lauream). In genere si fanno ulteriori distinzioni tra disturbo depressivo maggiore, disturbo distimico, disturbo bipolare, ecc, ma non voglio annoiare il lettore.

Al di là della tipologia specifica i sintomi caratteristici sono:
– tristezza,
– sensazione di vuoto,
– irascibilità, nervosismo,
– apatia, indifferenza,
– anedonia (mancanza di provare piacere),
– ansia,
– alterazione del sonno che può manifestarsi in insonnia o in ipersonnia (dormire molto),
– stanchezza,
– avere un aumento o perdita di peso;
– alterazione della memoria, dell’attenzione e della concentrazione,
– in genere i pensieri sono condizionati da autosvalutazione, autoincolpamento  che sono alla base di una mancanza di autostima,
– voglia di morire
.
A volte i sintomi presenti si acutizzano in alcuni momenti della giornata che possono essere la mattina o la sera, oppure ci può essere una connessione con il periodo stagionale, per lo più si presenta nella stagione invernale.
Ora torniamo alla domanda iniziale, per distinguere un “normale” stato di tristezza dalla depressione bisogna riscontrare almeno 5 dei sintomi elencati presenti in un lasso di tempo prolungato, ovvero che non rientrano nella “normale” reazione di fronte a eventi simili. Per esempio di fronte alla perdita del lavoro è normale provare alcuni dei sintomi descritti. Se però il nostro vissuto di malessere permane tanto da non farci attivare a cercare soluzioni alternative diventa un processo disfunzionale.

Come uscire dalla depressione?

È una malattia che non va trascurata per cui vediamo come combatterla e quindi come uscirne. La terapia migliore è abbinare una cura farmacologica ad una psicoterapia, in modo particolare per la depressione reattiva. Se volete sentirvi più tranquilli sulla strada da intraprendere potete contattare uno psicoterapeuta e fare insieme al professionista una valutazione del vostro caso e vedere se effettivamente necessitate di un aiuto farmacologico.
Per quanto riguarda la prescrizione di psicofarmaci il mio consiglio è quello di rivolgersi ad uno specialista del settore e cioè uno psichiatra, questo non vuol dire che allora si è pazzi, ma piuttosto perché lo psichiatra ha le competenze specifiche per sapere quali farmaci sono più indicati e in quale dosaggio.